EROSIONI. Puglia: leggende, utopie, visioni.
L’erosione è un fenomeno ambientale che tende alla ricerca di un equilibrio. È un processo di sottrazione della materia, dove la collisione di elementi diversi e adiacenti innesca una trasformazione reciproca di forme nel tempo. La fotografia, e la sua estensione temporale nel cinema, agiscono similmente: isolando (rimuovendo) una porzione di realtà, la identificano in immagini. Questi linguaggi sono lo strumento che gli artisti in mostra, perlopiù originari o residenti in Puglia, utilizzano per osservare, studiare e interpretare il paesaggio, geografico e sociale, della regione, cui sono ispirate e dedicate le loro opere. Insieme a quelle di artisti e sguardi “di passaggio”.
Queste fotografie, video e sculture, progetti individuali e ricerche collettive, instaurano un dialogo con gli spazi dell’archivio della Fundació Enric Miralles che le ospita, di cui riflettono la vocazione di ricerca e sperimentazione. Insieme, compongono un ritratto multiforme di questo territorio, costellato di caverne, paesi, campi, foreste e strade. Di tradizioni e dialetti. Un paesaggio antico, aperto e chiuso, popolato di leggende, la cui memoria sfida il presente in un continuo duello tra armonia e conflitto. Un paesaggio utopico, non ancora realizzato, capace di suggerire visioni e immaginari di domani. Una pietra bianchissima accerchiata dalle onde.
In mostra: Fabrizio Bellomo (Bari, 1982); Alice Caracciolo e Cemre Yeşil (Pisa, 1986; Turchia, 1987); Teresa Giannico (Bari, 1985); Gianluca Marinelli (Taranto, 1983); Domingo Milella (Bari, 1981); Piero Percoco (Sannicandro, Bari 1987); Associazione Ramdom (Gagliano del Capo, Lecce), con il progetto di residenza Indagine sulle Terre Estreme, selezione di opere filmiche di Carlos Casas (Barcellona, 1974), Andrew Friend (Inghilterra, 1985), Brett Swenson (Stati Uniti, 1987); Territori del cinema (Ed. Gangemi, Roma 2013), progetto di ricerca sulle sale cinematografiche della regione a cura di Valentina Leva e Francesco Maggiore, con il coordinamento scientifico di Francesco Moschini e illustrazioni di Vincenzo D'Alba; SAL, installazione degli studenti del centro di formazione per la fotografia F.project di Bari.
OPERE IN MOSTRA
FABRIZIO BELLOMO VILLAGGIO CAVATRULLI (2011-in corso)
Un villaggio scavato e modellato nella pietra di un’antica cava del Salento. Un aggregato plastico di piccoli casotti, volumi pieni e vuoti, saliscendi a varie altezze, da utilizzare a piacimento. Ha un carattere utopico, visionario, ma anche di concreta proiezione progettuale, il Villaggio Cavatrulli che l’artista Fabrizio Bellomo ha immaginato. Sintesi scultorea di un’indagine sui siti di risulta derivati dal territorio cavato in area barese e salentina, e nei dintorni di Gravina. Ex cave ormai esaurite e abbandonate, che per una logica spontanea di riuso sono diventate nel tempo spazi pubblici, luoghi di incontro, scenario di scampagnate, esempi e insieme metafora di un paesaggio da reinventare.
ALICE CARACCIOLO E CEMRE YESIL PIET[R]À (2017)
Un racconto visivo, sospeso tra passato e presente, di un episodio mitico accaduto, probabilmente, nel piccolo borgo fortificato di Castro in provincia di Lecce, conosciuto come La moglie del turco. La leggenda narra di una preziosa statua della Madonna, rubata durante una delle tante incursioni turche a Castro, e regalata da uno dei comandanti turchi alla moglie incinta. Dopo essere stata imbarcata su una nave senza equipaggio, la scultura in pietra è riapparsa nella cattedrale del borgo antico salentino. L’antica leggenda rivive in mostra nella narrazione fotografica messa in scena dalle due artiste. Le tracce del passato, ancora tangibili sul paesaggio, sono la fonte di ispirazione per reinterpretare e rileggere visivamente, in chiave contemporanea, un episodio della tradizione orale, di cui preservano la memoria attraverso suggestioni surreali e visioni senza tempo.
Progetto commissionato dalla Sezione Turismo della Regione Puglia nell’ambito dell’iniziativa “Ti racconto il mare. Borghi storici marinari di Puglia”.
TERESA GIANNICO DIORAMA S.M.19, A BIANCA (opera realizzata per questa mostra, 2019)
Teresa Giannico si appropria di immagini di oggetti appartenenti al quotidiano per dare vita, attraverso un processo analogico di manipolazione, a scenari sospesi e ambigui, riflesso del suo bagaglio iconografico. Gli oggetti, stampati e montati su supporti di cartone, vengono composti a costituire dei diorami, di cui rimane traccia solo nella fotografia finale. Nata e cresciuta nella provincia a nord di Bari, per la mostra Erosioni l’artista ha prodotto un’opera inedita, ispirata a oggetti e sensazioni legate alla sua terra di origine. Il risultato è uno spazio onirico, una composizione di elementi della memoria: una cucina anni Sessanta, i pomodori d’estate, fino alle sue prime esercitazioni di disegno. Trasportata dalla visione incantata che conserva della Puglia, Teresa Giannico condivide con noi la traccia indelebile di un ricordo che affiora oltre il tempo e la distanza, condensandosi nell’immagine.
GIANLUCA MARINELLI MANTO (2017)
L’opera filmica del regista tarantino Gianluca Marinelli propone il ritratto di una donna che dal 2006 documenta ogni istante della sua vita con una fotocamera digitale. Uno slancio onnivoro misto d’amore, curiosità, sentimento religioso e insolenza; una determinazione morbosa e ossessiva, che genera malintesi e sfida l’ostracismo della comunità di appartenenza. L’opera, realizzata con uno smartphone durante una residenza artistica, apre una riflessione sulla nevrosi odierna legata alla produzione di immagini, e sulla presunta moralità associata alla loro diffusione. Il titolo dell’opera fa riferimento all’indovina Manto, figlia di Tiresia, figura errante e sofferente della mitologia greca. Secondo il racconto, le sue lacrime diedero origine al lago che cinge la città di Mantova, le cui acque avevano il dono di conferire capacità profetiche a chi le beveva.
DOMINGO MILELL APOLIGNANO A MARE (2008)
I temi fondanti dell’opera di Domingo Milella sono la storia, l’antropologia e la sociologia. L’artista utilizza la fotografia come strumento finale della sua ricerca, un tentativo di comprendere il tempo a partire dall’osservazione del paesaggio. Da quello intimo e familiare di casa propria, fino alle terre più distanti e antiche: dal balcone della sua casa a Bari, attraversa la Puglia per arrivare, negli anni, fino alla lontana Mesopotamia. Sulle tracce delle vicende umane e del loro sovrapporsi nel tempo, la fotografia di Milella racconta di linguaggi che non ci appartengono, della loro indecifrabilità e del loro interagire con l’ambiente. Focalizza la sua ricerca sui paesaggi collettivi, pregni di storia e di memoria, studiandone l’iconografia come simbolo di coesistenza tra passato e presente. Allo stesso modo, la sua Polignano a Mare è frutto e sintesi di una contemplazione lenta e consapevole del paesaggio.
PIERO PERCOCO
THE RAINBOW IS UNDERESTIMATED (2013 - in corso)
The Rainbow Is Underestimated è un romanzo visivo, un progetto che Piero Percoco ha avviato sulla piattaforma di condivisione di immagini Instagram nel 2013. Il suo corpo di lavoro, interamente a colori e in formato quadrato, è una raccolta in continuo divenire di appunti visivi, raccolti dall’artista nel corso delle sue passeggiate a Sannicandro e in diverse località della Puglia. Percoco ci accoglie e conduce nel suo immaginario, proponendoci con sguardo onnivoro, ironico e affezionato un ritratto della quotidianità del territorio in cui vive, straordinariamente ricco di stimoli visivi: anziani e bambini al mare, festività popolari, tavole imbandite, frutta e verdura a volontà. Un flusso ininterrotto di suggestioni e rimandi visivi e semantici, illuminati dalla luce calda del Sud.
RAMDOMINDAGINE SULLE TERRE ESTREME
(2015-16) RASSEGNA DI OPERE FILMICHE DI CARLOS CASAS, ANDREW FRIEND, BRETT SWENSON In occasione di Erosioni, l’associazione di produzione artistica Ramdom (Gagliano del Capo, Lecce) presenta una rassegna di opere filmiche realizzate tra il 2015 e 2016 nell’ambito del progetto di residenza Indagine sulle Terre Estreme da tre artisti internazionali. Sguardi “di passaggio”, invitati a osservare e raccontare il territorio di Capo di Leuca, ultima estremità a sud-est dell’Italia. Il corpo centrale della rassegna è costituito dalla trilogia del barcellonese Carlos Casas, composta da Cava, Faro e Vucca (2016). Affascinato dalla storia millenaria delle rocce e cave che caratterizzano questa terra, e di chi, assieme al mare, le ha modellate – gli spaccapietre – l’artista ha esplorato le cavità nascoste del territorio, dove al suono di martello e scalpello sono state edificate abitazioni ed edifici pubblici; ha poi seguito la luce che nel finis terrae nasce e muore sull’orizzonte, in sincope con l’accensione e spegnimento del faro di Santa Maria di Leuca. La trilogia è puntellata dai brevi film Crossing two seas (2015) di Andrew Friend, restituzione poetica dell’incontro tra le correnti del Mar Ionio e dell’Adriatico, e La_vora (2015) di Brett Swenson, realizzato a Punta Meliso, dove resti fossili di antichi coralli, mura erose e pericolanti della Seconda Guerra Mondiale, e detriti accumulati dall’afflusso di migranti si fondono in un unico quadro.
TERRITORI DEL CINEMASTANZE, LUOGHI, PAESAGGI. UN SISTEMA PER LA PUGLIA (Ed. Gangemi, Roma 2013)
La ricerca, frutto di un’estesa mappatura realizzata in Puglia, documenta e racconta lo spazio dei cinema – patrimonio fondamentale per l'offerta culturale di un territorio, motore di processi di valorizzazione e sviluppo – in termini urbani, architettonici e sociali. Allo stesso tempo, indaga il ruolo dell'esercizio cinematografico nella storia, nella cultura e nell’economia della regione. In mostra, il volume pubblicato da Editore Gangemi nel 2013, insieme a un’installazione delle 864 pagine che lo compongono, con un ricco apparato di fotografie di autori emergenti del territorio, disegni e illustrazioni d’autore, appunti di ricerca.
Progetto a cura di Valentina Ieva e Francesco Maggiore; coordinamento scientifico di Francesco Moschini; illustrazioni di Vincenzo D’Alba. Promosso dall'Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia in collaborazione con A.A.M. Architettura Arte Moderna, il Politecnico di Bari e Fondazione Gianfranco Dioguardi,
Fotografie di: Nicola Amato, Enrico Camarda, Riccardo Campanale, Gianni Cataldi, Berardo Celati, Michele Cera, Giovanni Chiaramonte, Angela Cioce, Nicola Cipriani, Alessandro Cirillo, Francesco Colella, Giuseppe De Mattia, Stefano Di Marco, Carlo Garzia, Beppe Gernone, Orlando, Lacarbonara, Cosmo Laera, Massimo Lastrucci, Sergio Leonardi, Gianni Leone, Uliano Lucas, Antonio Stefano Maino, Giuseppe Maldera, Francesco Mezzina, Domingo Milella, Giuseppe Olivieri, Ninni Pepe, Agnese Purgatorio, Michele Roberto, Vincenzo Schiraldi, Antonio Tartaglione, Roberto Tartaglione, Gianluca Verdesca, Gianni Zanni.
SAL, LABORATORIO DI FOTOGRAFIA E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIOA CURA DI F.PROJECT – SCUOLA DI FOTOGRAFIA E CINEMATOGRAFIA, BARI (2016- 17) SAL è il risultato di un laboratorio attivato fra il 2016 e il 2017 da una classe di studenti del corso di fotografia del centro di formazione F.project di Bari. Tema del laboratorio, e soggetto dell’installazione in mostra, le antiche città sommerse della località di Torre Pietra, a largo delle saline di Margherita di Savoia nel nord della Puglia, tra le più estese in Italia. Luoghi di mare e di palude in continua trasformazione, corrosi dagli agenti atmosferici e dalle acque costiere, costellati da costruzioni e reperti di antichissime origini. Tra storia, attualità e leggenda, questi paesaggi nascosti danno vita a una ricerca fotografica collettiva multiforme e variegata, che li interpreta e racconta in maniera inedita e immaginifica.
Progetto realizzato dalla classe del Laboratorio di fotografia e rappresentazione del territorio tenuto dalle curatrici Michela Frontino in collaborazione con Roberta Fiorito nel corso annuale di F.project 2016/17.
Fotografie di: Francesco Confalone, Francesca De Chirico, Teresa Dell'Aquila, Giada Giannoccaro, Rosaria Loiacono, Eleonora Molinari, Clara Putignano, Francesco Ribezzo. Si ringraziano: l’Ecomuseo della Pietra Leccese del Comune di Cursi (Lecce), per la gentile concessione delle sculture di Fabrizio Bellomo; Francesco Maggiore (Curatore di Territori del cinema), Paolo Mele (Ramdom), Roberta Fiorito e Maria Teresa Salvati (F.project) per la collaborazione nella progettazione della mostra.
BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI
FABRIZIO BELLOMO (Bari, 1982)
Artista e regista, Fabrizio Bellomo porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. I suoi lavori sono stati presentati in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, attraverso progetti di arte pubblica, festival cinematografici e presentazioni. Tra questi: Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese al Padiglione Italia, 16a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia; Meccanicismo, KCB Kulturni Centar Beograda (Belgrado); Talent Prize 2017, MACRO Museo Arte Contemporanea Roma; 2004-2014. Opere e progetti del Museo di Fotografia Contemporanea, Triennale di Milano; Teatri i Gjelberimit, Galeria Fab, Tirana; ArtAround, MuFoCo Museo di Fotografia Contemporanea (Milano); REcall – European Conflict Archaeological Landscape Reappropriation di Nordic Embassies in Berlin; Plat(t)form 2015, Fotomuseum Winterthur (Svizzera); 55° Festival dei Popoli di Firenze; 34o Cinemed - Festival International du Cinéma Méditerranéen di Montpellier. Il suo lavoro è stato pubblicato in saggi come “The Body of Solidarity: Heritage, Memory, and Materiality in Post-Industrial Italy” in Comparative Studies in Society and History (Cambridge University Press, 2017) e “Luogo e identità nella fotografia italiana contemporanea” (Einaudi, Torino 2013).
ALICE CARACCIOLO E CEMRE YEŞIL
ALICE CARACCIOLO (Pisa, 1986) è un’artista visiva, laureata in Storia dell’arte a Pisa. Ha studiato fotografia al Master in Photography and Visual Design presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Ha lavorato come stagista per Paradox, piattaforma di ricerca sulla fotografia documentaria con sede in Olanda, e ha frequentato il corso del Master in Film and Photographic Studies di KABK a L'Aia, con Bas Vroege, Raimond Wouda and Ad Nuis. È co-fondatrice di LO.FT, uno spazio dedicato alla fotografia contemporanea a Lecce, e di FAC, associazione che organizza e promuove residenze d’artista. Il suo lavoro è stato esposto in numerosi festival e manifestazioni internazionali.
CEMRE YEŞIL (Turchia, 1987), fotografa e artista, vive e lavora a Istanbul. Si è diplomata presso la Sabanci University. Ha fondato FiLBooks a Karakoy (Istanbul), uno spazio dedicato ai libri fotogragici, che organizza talk e workshop con artisti. Insegna fotografia presso la Istanbul Bilgi University e la Koc University. Il suo lavoro è stato esposto e pubblicato a livello internazionale. È stata finalista dei premi Paul Huf Award 2014, ING Unseen Talent Award 2016, Lead Awards 2016, e Prix du Livre d’Auteur - Les Rencontres d’Arles 2016. Il British Journal of Photography l’ha inclusa tra i 25 fotografi più promettenti nel panorama della giovane fotografia contemporanea. PIET[R]À è stato esposto in festival e manifestazioni internazionali quali: Nesxt Festival (Torino); Organ Vida International Photography Festival (Zagabria, Croazia); Les Rencontres d’Arles (Francia); Fotografia Europea 2018 (Reggio Emilia); Manifesta 12 Palermo; Siyah Beya Gallery (Ankara, Turchia) ed è stato pubblicato su riviste e piattaforme come Falmouth Flexible Photography Department, Centre for Contemporary Photography Australia, Urbanautica, ATPdiary, (Einaudi, Turín 2013).
ALICE CARACCIOLO Y CEMRE YEŞIL.
ALICE CARACCIOLO (Pisa, 1986) es una artista visual, licenciada en Historia del Arte en Pisa. Estudió fotografía en el Máster en Fotografía y Diseño Visual en NABA - Nueva Academia de Bellas Artes de Milán. Trabajó como becaria en Paradox, una plataforma de investigación sobre fotografía documental con sede en los Países Bajos, y asistió al Master en Estudios de Cine y Fotografía en KABK en La Haya, con Bas Vroege, Raimond Wouda y Ad Nuis. Es cofundadora de LO.FT, un espacio dedicado a la fotografía contemporánea en Lecce, y de FAC, una asociación que organiza y promueve residencias de artistas. Su obra ha sido expuesta en numerosos festivales y eventos internacionales.
CEMRE YEŞIL (Turquía, 1987), fotógrafa y artista, vive y trabaja en Estambul. Se graduó de la Universidad de Sabanci. Fundó FiLBooks en Karakoy (Estambul), un espacio dedicado a los libros fotográficos, que organiza charlas y talleres con artistas. Es profesora de fotografía en la Universidad Istanbul Bilgi y en la Universidad Koc. Su obra ha sido expuesta y publicada internacionalmente. Fue finalista en los Premios Paul Huf 2014, ING Unseen Talent Award 2016, Lead Awards 2016 y Prix du Livre d'Auteur - Les Rencontres d'Arles 2016. El British Journal of Photography la incluyó entre los 25 fotógrafos más prometedores en el panorama de la joven fotografía contemporánea. PIET[R]À se ha expuesto en festivales y eventos internacionales como: Nesxt Festival (Turín); Organ Vida International Photography Festival (Zagreb, Croacia); Les Rencontres d’Arles (Francia); Fotografía Europea 2018 (Reggio Emilia); Manifesta 12 Palermo; Siyah Beya Gallery (Ankara, Turquía) y se ha publicado en revistas y plataformas como el Falmouth Flexible Photography Department, Centre for Contemporary Photography Australia, Urbanautica, ATPdiary, MONOPOL - Magazin fur Kunst und Leben, BAB_ Balene 9 MONOPOL - Magazin fur Kunst und Leben, BAB_Balene ai Bordi, Espoarte, Der Greif, Icon (Panorama), YET Magazine,iGNANT, Phmuseum, Beraber. Il dummy del progetto ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale, ed è stato esposto a J Book Show 2018 (Cork Photo Festival); Photo London 2018; PHoto Espana 2018.
TERESA GIANNICO (Bari, 1985) Laureata in Arti Figurative presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, si specializza in Disegno e Pittura maturando un forte interesse per la scenografia e il teatro, avvicinandosi a poco a poco alla fotografia. Nel 2012 si trasferisce a Milano, dove vive e lavora, per diplomarsi al Master in Photography and Visual Design di NABA - Nuova Accademia di Belle Arti. Il suo lavoro è stato esposto per la prima volta in occasione di Plat(t)form 2015 presso il Fotomuseum Winterthur (Svizzera); successivamente ai festival Fotopub a Novo Mesto (Slovenia) e Circulation(s) a Parigi. Nel 2018-19 partecipa al progetto Futures di Camera - Centro Italiano per la Fotografia (Torino) ad Amsterdam. Dal 2016 è rappresentata dalla galleria milanese Viasaterna, dove nel 2019 si è tenuta la sua prima mostra personale, Kaleidos.
GIANLUCA MARINELLI (Taranto, 1983)Oltre a occuparsi di ricerca storico-artistica sulla cultura contemporanea, prende regolarmente parte ad attività espositive in fondazioni, musei, gallerie d'arte. Il suo cortometraggio Cala Paura, realizzato nel 2015, ha ottenuto la menzione speciale al Festival del Cinema Europeo di Lecce e al Premio Francesco Fabbri per l’Arte Contemporanea, ed è stato selezionato per la 17a Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo dello stesso anno (Fabbrica del Vapore, Milano).
DOMINGO MILELLA (Bari, 1981)
Vissuto a Bari fino all’età di 18 anni, Domingo Milella studia fotografia alla School of Visual Arts di New York sotto la guida di Stephen Shore, prima di avviare una lunga collaborazione con Thomas Struth. I suoi lavori sono stati esposti alla galleria Brancolini Grimaldi (Londra), Tracy Williams (New York), al Foam di Amsterdam, alla 54a Biennale di Venezia e ai Rencontres d’Arles. Dopo la pubblicazione della sua prima monografia con la casa editrice Steidl nel 2015, cura la mostra Tempo al Tempo alla galleria Roman Road di Londra. Nel 2019 i suoi lavori sono esposti alla Margulies Collection di Miami, e al Borusan Contemporary di Istanbul.
PIERO PERCOCO (Sannicandro di Bari, 1987) Cresciuto a Sannicandro di Bari, in Italia, trascorre buona parte della sua infanzia in Venezuela. Nel 2010 si iscrive a un programma universitario di Scienze Forestali e Ambientali, abbandonando il corso dopo 2 anni per dedicarsi alla fotografia. Il suo lavoro è stato pubblicato su importanti riviste internazionali quali
Rolling Stone Italia, The British Journal of Photography, The New Yorker, Vogue Italia. Nel 2019, ha esposto i suoi lavori nella mostra collettiva Looking ON al MAR di Ravenna; ai festival di fotografia Photo Wien con la galleria OstLicht (Vienna) e Photo Vogue Festival a BASE, Milano. È autore di due libri, pubblicati dalla casa editrice Skinnerboox:
The Rainbow Is Underestimated (2019) e Prism Interiors (2018), curato e disegnato da Jason Fulford. È rappresentato dalla galleria OstLicht di Vienna.
ASSOCIAZIONE RAMDOM (Gagliano del Capo, Lecce)
Ramdom è un’associazione di produzione culturale e artistica con sede a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. Fondata nel 2011 da Paolo Mele e Luca Coclite, promuove progetti di arte contemporanea con respiro internazionale in dialogo con il territorio del Salento, come Indagine sulle Terre Estreme e DEFAULT, attraverso mostre, installazioni di arte pubblica, residenze, workshop e incontri. Nel 2016 ha lanciato il programma di residenze Sino alla Fine del Mare, dedicato ad artisti e curatori di età inferiore ai 35 anni. Lastation, la sua base operativa e spazio espositivo, si trova al primo piano della Stazione Ferroviaria Gagliano - Leuca, ultima attiva nel sud-est dell’Italia. Artisti in mostra:
CARLOS CASAS (Barcellona, 1974) è un artista e regista multidisciplinare, la cui ricerca si esprime attraverso il cinema, il film documentario, le arti visive e sonore. I suoi lavori sono stati premiati in festival internazionali a Torino, Madrid, Buenos Aires e Città del Messico, e presentati in mostre personali e collettive. Dal 2001 si dedica a una trilogia di opere dedicate alle terre più estreme del pianeta: Patagonia, Lago d’Aral e Siberia; e nel 2009 avvia il suo progetto in corso, Avalanche. Attualmente è impegnato nella realizzazione di un film su un cimitero di elefanti al confine tra India e Nepal.
ANDREW FRIEND (Inghilterra, 1985) è un artista e designer che esplora esperienze e relazioni tra persone e paesaggio attraverso una varietà di forme espressive quali il disegno e la narrazione filmica. Laureato in Design Interactions al Royal College of Art di Londra (2010), nel 2018 è finalista del premio Contemporary Talents della fondazione François Schnieder a Wattwikker (Francia). Il suo lavoro è stato esposto, più recentemente, alla Biennale di Kjerringoy in Norvegia e alla Tate Britain di Londra.
BRETT SWENSON (Stati Uniti, 1987) vive e lavora a Brooklyn, New York. Laureato nel 2010 alla Rhode Island School of Design, già docente presso la Rhode Island School of Design, concluderà gli studi di specializzazione all’Università di Chicago nel 2020. I suoi lavori – sculture, opere video e installazioni – sono sati
esposti in mostre collettive presso musei e gallerie internazionali. La sua prima mostra personale, Potential Difference, si è tenuta all’Agnes Varis Art Center - Urban Glass di Brooklyn, New York, nel 2014.
F.PROJECT – SCUOLA DI FOTOGRAFIA E CINEMATOGRAFIA (BARI)
L’associazione F.project è un centro di formazione e ricerca sulla fotografia e l’immagine contemporanea. Nasce a Bari nel 2013, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura fotografica in relazione alla società e al territorio in cui opera. L’associazione opera principalmente in quattro ambiti: didattica (corso biennale, masterclass, laboratori); attività culturali (mostre, incontri e presentazioni); ricerca sul territorio; servizi (camera oscura, stampa fine art, sale di posa, consulenze). Ogni anno F.project attiva, con gli studenti del corso biennale di fotografia, dei laboratori di ricerca visiva su diverse zone del territorio, con l’obiettivo di produrre, attraverso riflessioni e percorsi di ricerca sui linguaggi dell’immagine contemporanea, una nuova documentazione fotografica e filmica della Puglia e delle zone circostanti.
BIOGRAFIE DEI CURATORI
ILARIA SPERI
Cura e produce progetti espositivi ed editoriali. Dal 2013 lavora con Fantom profit che realizza mostre e libri intorno a , associazione non fotografia, suono e arti visive. Corrispondente per Il Giornale dell’Arte, scrive su libri e riviste internazionali, e ha collaborato con case editrici quali Humboldt Books, Mack, Skinnerboox e Skira. Docente di Storia della fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2014- 17, nel 2016-19 ha lavorato come coordinatrice curatoriale del festival di arti visive Fotopub (Novo mesto, Slovenia). Collabora con l’agenzia creativa Boiler (Milano e Barcellona) allo sviluppo e coordinamento di progetti espositivi e di ricerca. Vive a Milano.
MASSIMO TORRIGIANI
Co-fondatore di Boiler, Massimo Torrigiani è anche co-fondatore e membro di Fantom. È direttore artistico di Capo d'Arte, associazione senza scopo di lucro con sede a Gagliano del Capo (Puglia) e tra i curatori di Triennale Teatro dell’Arte, Milano. Nel corso degli anni, ha diretto istituzioni d’arte; curato riviste, mostre e libri; lavorato come consulente per case editrici e aziende di moda e design; organizzato concerti e dj set in club, teatri e luoghi non convenzionali; scritto di arte, libri e musica per riviste internazionali; contribuito a progetti di ricerca sul rapporto tra arte e città. Vive a Milano.